Ho letto una edizione diversa del famoso racconto di Nikolaj Gogol'. Solitamente, il titolo è tradotto con "Il cappotto", ma una bella versione di Nicoletta Marcialis per conto della Salerna Editrice (1991, collana Minima, n° 19) precisa che sarebbe più corretto renderlo "La mantella".
Il libro è corredato di una buona introduzione e di una interessantissima appendice a cura della traduttrice, che chiarisce bene alcuni sottintesi dell'ambiente in cui si svolgono in fatti. In relazione all'indumento dello sfortunato Akakij, è spiegato che si tratta di uno šinel’, una specie di pesante soprabito a fasce lunghe, quasi sempre imbottito di pelliccia e foderato, e dotato di cappuccio. All'epoca dello zar Nicola I (quando il racconto è ambientato) esistevano due tipi di šinel’, una civile, costoso appannaggio delle classi privilegiate, e una militare. Più che un cappotto, si trattava di qualcosa paragonabile a una mantella. Akakij si fa realizzare il primo tipo di šinel’, violando in un certo qual modo il suo status sociale.
Situazione pre-fantozziana: come avrebbero potuto aiutare un impiegatuccio che si voleva vestire da gran signore? Akakij muore desolato, senza essere riuscito a godere di quel capo di abbigliamento, tanto agognato e per ottenere il quale aveva fatto grandi sacrifici. L'abito, anche allora, faceva il monaco.
Link: Nikolaj Gogol' - La Mantella - 1991, Salerno Editrice, Collana "Minima" - n° 19
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